Gruppo teatro
La scuola oggi si sente più che mai chiamata a rendere operante il dettato dell´art.3 della Costituzione della Repubblica Italiana dove si afferma la pari dignità sociale di tutti i cittadini e la loro eguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Un nuovo modello pedagogico tendente a sviluppare una serie interattiva di competenze e di abilità necessarie per una vera formazione del discente, dovrebbe inglobare strumenti e tecnologie, visuali e multimediali, più consoni alla realtà comunicativa nella quale il discente è immerso.
Il Teatro come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico, gestuale, prossemico, prosodico, iconico, musicale, ecc.. in sintesi linguaggio “multilettale”, si configura come prezioso strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare, insostituibile come strumento di attivazione simbolico-semiotica, emotiva, dinamico-relazionale, culturale ed interculturale del discente.
L´idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, ma anche e soprattutto all´iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della realtà.
Teatro inteso come ogni possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà e i suoi diversi
linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo ecc..), la storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l´immaginazione.
In quest´ottica il teatro diventa strumento pedagogico trasversale a tutti i linguaggi e le discipline curriculari dei modelli scolastici organizzativi.
Fare Teatro a scuola significa realizzare una concreta “metodologia” interdisciplinare che attiva i processi simbolici del discente e potenzia e sviluppa la molteplicità interattiva delle competenze e delle abilità connesse sia con la comunicazione “globale” sia con il pensiero.
Inoltre il teatro, come approccio ermeneutico ai significati testuali, è di aiuto a tutti gli apprendimenti disciplinari.
La poesia, la storia, la letteratura, la fisica, la filosofia, la matematica possono diventare segni e significati teatrali.
Inoltre, il teatro, rispetto alle altre forme artistiche, come il cinema, possiede una sua tipicità che lo distingue.
A.S. 2019/2020
Il 4 novembre si è svolto il primo incontro del gruppo del laboratorio teatrale della sede di Pisa del liceo Russoli.
Il corso, a cura della prof.ssa Padovan, è giunto all’ottavo anno e la longevità del progetto è un indice sicuro del suo apprezzamento da parte degli studenti e della scuola.
Quest’anno i partecipanti, 14 studenti di classi diverse, sono quasi tutti alla prima esperienza e la sfida per mettere in scena uno spettacolo all’altezza dei precedenti è particolarmente impegnativa.
Come è ormai consuetudine, però, anche studenti dei laboratori degli anni passati, anche se ormai diplomati, torneranno a dare una mano per mettere la propria esperienza al servizio dei compagni.
Come negli anni precedenti, a tenere il corso sarà l’attrice professionista Elisa Proietti, rivelatasi da subito una scelta eccellente.
A.S. 2018/2019
Giovedì 11 aprile, alle 11.45 per i ragazzi delle classi 5C, 5D, 5E, 4D, 4C, 3E, e la sera alle 21.00 per tutti, andrà in scena lo spettacolo finale del laboratorio teatrale, su un progetto ormai pluriennale proposto e curato dalla prof.ssa Padovan che ha trovato realizzazione grazie al grande impegno professionale dell’attrice Elisa Proietti.
Il laboratorio, giunto all’ottavo anno, ha deciso di mettere in scena la commedia ‘Chi s’innamora è perduto’, tratta da ‘Pene d’amor perdute’ di William Shakespeare.
Molti degli aspiranti attori sono al primo anno di attività ma si sono inseriti perfettamente nel gruppo e hanno dimostrato grande entusiasmo e spirito di collaborazione.
Il gioco teatrale ha creato ancora una volta una grande alchimia che spero sia visibile nella messa in scena finale.
Sono certa che il risultato sarà all’altezza delle aspettative come sempre, ma come sempre chiedo anche comprensione per le inevitabili ingenuità dei ragazzi in scena, dovute a una diseguale esperienza attoriale e a un percorso molto più breve di quello normalmente necessario per mettere in scena spettacoli di pari livello.
Molti degli studenti sono all’ultimo anno e purtroppo non potranno più fare parte del laboratorio in futuro, ma sono sicura che continueranno a seguire e a condividere questa esperienza.
A loro va un mio ringraziamento molto sentito e commosso.
Un ringraziamento particolare va anche alla collega Antonella Baldini, che ha realizzato con i suoi studenti della 3C gli alberi della scenografia, e a Simonetta Catassi, sempre collaborativa nella realizzazione grafica della locandina.
Il disegno della locandina, in via di elaborazione, sarà a cura di alcuni studenti di arti figurative
‘Chi s’innamora è perduto’, tratto da ‘Pene d’amor perdute’ di William Shakespeare
Giovedì 11 aprile, nella sala ‘Titta Ruffo’ del teatro Verdi di Pisa, è andato in scena lo spettacolo ‘Chi s’innamora è perduto’, tratto da ‘Pene d’amor perdute’ di William Shakespeare,
con la regia di Elisa Proietti, su progetto curato da Maria Grazia Padovan.
La rappresentazione ha concluso le attività del laboratorio teatrale del liceo Russoli, giunto all’ottavo anno.
I ragazzi sono stati molto professionali e hanno dimostrato ancora una volta grande spirito di gruppo e un impegno eccezionale;
tutti hanno contribuito, pur con esperienze e personalità diverse, alla riuscita dello spettacolo, molto apprezzato dal pubblico in sala.
I nove studenti del gruppo che si diplomeranno alla fine del corrente anno scolastico hanno costituito il nucleo caratterizzante delle attività teatrali, e alla fine della rappresentazione mostravano già nostalgia per un’esperienza non ripetibile in futuro.
In realtà, l’aspetto forse più bello e positivo del progetto è che rimane nel tempo come forma di aggregazione per tutti quelli che ne hanno fatto parte e che tornano per collaborare in forme diverse alla realizzazione degli spettacoli.
Quest’anno, in particolare, oltre ai ‘veterani’ Simone Oldani e Marta Maenza, hanno aiutato con trucco, costumi, fotografia anche studenti che hanno partecipato ai laboratori degli scorsi anni.
Forse mai come questa volta è stata preziosa la collaborazione di colleghi, segreteria, dirigenza e genitori dei ragazzi in scena.
Oltre a quanti ho gia ringraziato nella presentazione dello spettacolo, mi preme menzionare i colleghi Bertini e Martini per avermi aiutato in situazioni di emergenza e Valerio per l’importante contributo nel campo dell’informazione.
Un grazie sentito soprattutto a Elisa, una vera professionista instancabile e ai ragazzi del laboratorio, che ancora una volta hanno trasmesso passione ed energia a me e a tutti gli spettatori che hanno avuto la fortuna di vederli all’opera.
Maria Grazia Padovan
CHI S’INNAMORA È PERDUTO
tratto da ‘Pene d’amor perdute’ di William Shakespeare
Progetto a cura di Maria Grazia Padovan
Regia di Elisa Proietti
matinée per le classi 4C, 4D, 3E, 4D, 5D ore 11.45
Rappresentazione serale aperta a tutti ore 21.00
Biglietti: €7 ridotto per studenti, intero €12
Lo spettacolo si ispira a una delle prime commedie di Shakespeare, quasi sicuramente scritta per essere rappresentata a corte,
e in una corte, quella del re di Navarra, si svolge la trama.
Il re di Navarra, con tre gentiluomini, fa voto di rinunciare a tutti i piaceri terreni per dedicarsi allo studio e decide, tramite un bando reale, di stabilire le norme che regoleranno in tal senso la vita di tutti i sudditi per tre anni.
A rovinare questi nobili propositi, arriva una delegazione composta dalla principessa di Aquitania con tre damigelle e da quel momento in poi mantenere il giuramento fatto da re di Navarra e dai suoi amici diventerà difficile…
Nel testo si esalta l’amore per lo studio e l’ascetismo, anche se con toni da commedia e una garbata presa in giro.
In realtà è l’amore che domina, l’attrazione che subito lega i quattro protagonisti maschili alle quattro dame con conseguenze imprevedibili.
La commedia non è tra le più rappresentate di Shakespeare e non ha la complessità dei suoi lavori maturi, ma chi ama la produzione del geniale drammaturgo riconoscerà alcuni spunti poi ripresi in futuri capolavori.
I contemporanei probabilmente erano in grado di riconoscere, specialmente nelle figure un po’ caricaturali, alcuni personaggi in vista dell’epoca ma il non condividere questa conoscenza non toglie in alcun modo godibilità alla rappresentazione.
PERSONAGGI E INTERPRETI:
Re di Navarra: Elia Frongia
Biron: Thomas Magro
Longaville: Federico Telloli
Dumain: Davide Drago
Principessa di Francia: Linda Castelli
Boyet: Alberto Cardelli
Rosalina: Emma Vitarelli
Maria: Mariasole Barzacchini
Caterina: Dalila D’Ilario
Don Adriano de Armado: Leonardo Pucci
Giacometta: Alessia Pezzini
Nataniele: Elena Celandroni
Olofernia: Letizia Moretti
Crapotti: Simone Oldani
Fava: Nicola Sini
Con la gentile partecipazione di Simone Oldani e Marta Maenza, ormai diplomati ma ancora preziosi collaboratori delle attività del laboratorio.






Lunedì 26 novembre si è svolto il primo incontro del laboratorio teatrale curato dalla prof.sa Padovan con l’apporto professionale dell’attrice Elisa Proietti.
Il laboratorio, che si svolge prevalentemente di lunedì pomeriggio nella sede di Pisa, è attivo da ormai 8 anni e , come al solito, mescola studenti al terzo anno di attività con ragazzi al primo approccio con il laboratorio della scuola.
In particolare, quest’anno sono oltre la metà i ragazzi alla prima esperienza e il lavoro da svolgere si presenta difficile ma molto stimolante.
Al primo incontro si sono presentati anche 2 ‘vecchi attori’, ormai diplomati, che già l’anno scorso hanno preso parte alle attività del gruppo e continuano a rappresentare un passaggio di testimone ai nuovi arrivati.
Sono la prova che uno dei punti di forza del progetto è quello di sviluppate uno spirito di gruppo e un senso di appartenenza che vengono testimoniati anche da molti altri ex studenti, sempre interessati, anche se lontani e proiettati verso altre esperienze, alle attività del laboratorio.
Spero che anche quest’anno lo spettacolo finale riesca a trasmettere agli spettatori la magia sviluppatasi durante il percorso laboratoriale e che nel gruppo, nonostante i tanti nuovi arrivi, possa nascere, come negli anni precedenti, una grande coesione, fiducia, capacità di stare insieme e divertirsi in modo creativo. Maria Grazia Padovan


La Vita è un Cerchio
nascita, vita, morte e resurrezione del compositore russo, Dimitrij Shostakovic
Spettacolo teatrale di Marionette Giganti realizzate dalla classe 5°D del Liceo Artistico Russoli di Pisa in collaborazione con il Teatro Rossi Aperto. Ideatore e direttore Claudio Fantozzi.
Nel corso del 2018 i ragazzi della classe 5D del Liceo Artistico Russoli di Pisa hanno partecipato ad un progetto di alternanza Scuola-Lavoro insieme al TRA che li ha coinvolti nella costruzione di marionette giganti e nella successiva realizzazione di uno spettacolo teatrale che mettesse in scena le marionette al suono delle musiche del grande compositore russo Dimitrij Shostacovic a 100 anni dalla rivoluzione russa.
Sabato 31 marzo lo spettacolo è andato nuovamente in scena alle 17.30 nella suggestiva cornice del più antico Teatro pisano, il Teatro Rossi Aperto, in Piazza Carrara.
Il pubblico presente, accorso in numero considerevole, ha potuto ammirare la scenografia allestita e applaudire gli alunni per la loro interpretazione e motivazione con la soddisfazione di tutti i presenti; ci auguriamo di vedere nuove interpretazioni.